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Un dialogo tra i linguaggi del metaverso, dell’urbanistica e della poesia.


“Ultracorpi e Pandemie Abitative”, un vero e proprio dialogo a tutto tondo tra i linguaggi del Metaverso, dell’urbanistica e della poesia; un icontro pensato per mettere in relazione mondi apparentemente lontani, in una visione che vede i due emisferi cerebrali dialogare più felicemente.

L’evento (creato da Luisa Cozzi, Direttore Responsabile del format TV “Poetando”) è il primo di una serie “Tecno-umanisti e tecno- creativi” che vedrà protagonisti anche altri DigitalGuys, nei prossimi mesi.

Una visione che si sviluppa con Guido Oldani, poeta di fama internazionale, un vero e proprio dissodatore di apparenze e realtà, con un lavoro in profondità che sfociata nel Manifesto del “Realismo Terminale, visione della poesia e del mondo – la natura è sempre più simile agli oggetti. Su quest’ultimo particolare nasce il dialogo sul Metaverso condotto da Fabrizio Bellavista, consulente in digital transformation e di Intelligenza Emotiva, promotore di un percorso teso a coniugare la parte umanistica con quella dello sviluppo tecnologico e di una lettura, in questo senso, del Metaverso. Un ulteriore spazio è aperto da Giacomo Biraghi, esperto in city design che ha scelto come residenza una piccola località montana nel bergamasco: si parla, dunque, di city quitting in un’ottica che non contempla la contrapposizione tra città e la vita nella natura.

Concludiamo con una citazione di Scott Hartley, autore del bestseller “The Fuzzy and the Techie”, che sostiene: “Senza la cultura umanistica non è possibile affrontare le sfide economiche e tecnologiche della società contemporanea”.

Ultracorpi e Pandemie Abitative.

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