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incontri con: Donatella Bollani e Marco Predari; Andrea Margaritelli e Maurizio De Caro


La storia si ripete, ultimamente: che fatica riuscire a stare al passo con tutto quello che si realizza! Non solo c’è il lavoro, ma anche la passione a farti andare in overload. Prendiamola con filosofia!
D’altronde più proseguo questo divertente, ed in realtà anche rilassante impegno con Danilo Premoli e le interviste di RadioDesign, più scopro che questo mix di lavoro e di passione, spesso in ambiti professionali e in discipline distanti, se non concettualmente, sicuramente nella pratica, colpisce molti altri individui, oltre al sottoscritto, e che di questa patologia ne sono vittime gran parte degli architetti.

Con grande onestà, faccio qui una confessione: sono melomane per caso, ascolto la musica sopratutto come una ovatta che mi difende dalla cacofonia che mi circonda, è una pratica di riflessione più che una passione. E dunque potete immaginare con quanta attenzione segua questi architetti che parlano di musica praticamente come musicisti, scoprendo poi di fatto che molti di loro vengono proprio dalla musica, o che comunque l’hanno bazzicata più o meno prefessionalmente. E comunque con competenza. Chapeau.
Non vi resta che andare ad ascoltare questi amici, e se come me se non vi ricordate il titolo (ne l’autore) di più di cinque o sei brani musicali, scoprirete che c’è un sacco di musica nelle teste di questi raddrizza-muri, e diavolo, perchè non mettono su una band?


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